Lo scorso aprile, la Rivista Italiana di Politiche Pubbliche ha pubblicato un numero monografico (1/2012) interamente dedicato al rapporto tra parlamenti e competenze tecniche. Gli articoli riassumono i risultati di una ricerca comparata diretta da Gloria Regonini.
L’indice è il seguente:
L’articolo presenta il tema della ricerca, dedicata alla relazioni tra ‘istituzioni politiche’ e ‘scienze del pubblico’. La tesi di base è che le istituzioni ‘di prim’ordine’, di rilevanza costituzionale, siano fortemente influenzate, nel loro modo di operare, da quelle istituzioni di second’ordine che definiscono l’ordinamento delle competenze di cui i parlamenti e i governi si servono per le loro scelte.
In questo quadro, quattro paradigmi scientifici meritano una particolare attenzione:
-il diritto
-il budget
-il management
-le politiche
Queste quattro prospettive analitiche costituiscono altrettanti modi per definire e valutare quello che fanno i governi:
-regolare
-tassare e spendere
-organizzare apparati
-risolvere problemi di rilevanza collettiva.
L’articolo dedica una speciale attenzione all’emergere del paradigma delle policy sciences tra le discipline del pubblico.
Questo contributo analizza gli effetti delle strutture tecniche, non partisan, a supporto dei legislativi sul funzionamento e sulle decisioni dei parlamenti da esse serviti.
Più precisamente, è stato studiato lo specifico contributo che i quattro paradigmi
-il diritto
-il budget
-il management
-le politiche
danno nei legislativi di tre paesi: Stati Uniti, Gran Bretagna e Italia, con riferimento sia ai parlamenti nazionali, sia a quelli sub-nazionali.
La forza e l’influenza di queste ‘istituzioni di second’ordine’ è stata verificata con riferimento sia alla funzione di lawmaking, sia a quella di controllo ex post dell’operato degli esecutivi.
La comparazione conferma la sostanziale estraneità del parlamento italiano alla nostra quarta prospettiva disciplinare, quella dell’analisi e valutazione delle politiche pubbliche.
3. Martino Bianchi, Il National Audit Office e il Public Accounts Committee: ancora lezioni da Westminster? pp. 89-116
Nelle tradizionali comparazioni, al parlamento britannico è attribuito un ruolo debole nella definizione delle leggi e delle politiche e nel controllo dell’esecutivo. Ma la riforma del National Audit Office, le nuove relazioni che questa agenzia intrattiene con il Public Accounts Committee, e altri significativi cambiamenti istituzionali, hanno modificato il quadro tradizionale. Oggi a Westminster si è diffusa una nuova cultura basata sul controllo pubblico, la valutazione delle performance delle amministrazioni e su una maggiore efficienza dello stesso parlamento.
4. Daniele Capone, Accountability e istituzionalizzazione della valutazione delle politiche negli Stati Uniti: il Government Accountability Office, pp. 117-132
L’articolo analizza il ruolo del Government Accountability Office (GAO), l’agenzia che fornisce al Congresso americano le valutazioni sui risultati delle politiche pubbliche, per migliorare le performance delle amministrazioni e garantire l’accountability dell’esecutivo. Alla sua istituzione, il GAO aveva soprattutto funzioni di audit della spesa pubblica. La sua evoluzione lo ha tuttavia portato a un ruolo più attivo, attraverso la formulazione di specifiche raccomandazioni ai diversi apparati federali, con tassi di risposta positiva molto elevati e con un generale apprezzamento per la sua competenza e imparzialità.
5. Marco Zamboni, L'utilizzazione della conoscenza nelle assemblee legislative regionali italiane, pp. 133-160
Negli ultimi dieci anni, importanti riforme del sistema elettorale e istituzionale delle regioni italiane hanno ridefinito il ruolo e le funzioni dei consigli. Una delle innovazioni più importanti di questa stagione è la creazione o il rafforzamento di strutture di ricerca per fornire ai legislatori analisi per il disegno e la valutazione delle politiche pubbliche. L’articolo passa in rassegna le caratteristiche di queste agenzie, la loro organizzazione, le competenze richieste, i metodi utilizzati e le differenze rispetto ai tradizionali servizi giuridici per il drafting delle leggi.